La radice : il primo chakra [Muladhara]

Il prana è la forza vitale di cui ogni atomo della vostra forma è imbevuto; così è composto anche l’universo.

Il prana è la forza vitale di cui ogni atomo della vostra forma è imbevuto; così è composto anche l’universo.

Per apana identifichiamo le funzioni eliminatorie del corpo.

Queste funzioni operano a tutti i livelli, grossolano e sottile con lo scopo di espellere i rifiuti e le energie negative.
Con l’obiettivo di rialzare la kundalini, descriviamo il prana come “aria vitale” sopra l’ombelico, e apana “aria vitale” sotto l’ombelico.

Esistono 72.000 correnti o nadi che emanano dall’ombelicoe terminano ai piedi o alle mani.
E’ attraverso queste che il prana viene mosso in tutte le parti del corpo.

Di queste 72.000 nadi, ne esistono tre di massima importanza : ida, pingala e sushumna.
Ida e Pingala percorrono la distanza dalle narici (ida a sinistra e pingala a destra) alla base della
colonna vertebrale.

Sushumna nasce alla base della spina, punto di incontro dalle nadi salendo per il centro della colonna fino al punto più alto della testa.
Questo centro alla base della spina è chiamato la sedia della kundalini; è il posto in cui l’energia kundalini giace addormentata.

Ida rappresenta la carica di energia negativa (con segno meno) o energia lunare che elimina i rifiuti e possiede un effetto rilassante, calmante e raffreddante sul corpo e sulla mente.
Pingala trasporta la carica di energia positiva (con segno più) o energia solare con effetto energizzante e produzione di calore nel corpo e nella mente.
La Kundalini non si risveglierà finchè queste due energie prana (positiva) e apana (negativa) non saranno integrate e bilanciate nel chakra della radice.
Questa pressione è richiesta per rialzare la kundalini e provocare il suo risveglio attraverso il canale centrale Sushumna altrimenti detto corda d’argento.
Quindi, attraverso l’inspirazione e la ritenzione il prana viene diretto verso il chakra dell’ombelico, mentre apana attraverso l’espirazione e la ritenzione dal chakra della radice raggiunge l’ombelico.
L’incontro e la fusione di queste due forze nelle cavità del prana creerà un immenso calore nel chakra dell’ ombelico, non calore caldo, ma calore bianco.
Le energie combinate sono spesso descritte come filamenti che donano energia a sushumna; ciò significa che sushumna si accende come i fili della luce in una lampadina che viene accesa.
Rispondendo al controllo del respiro e alla direzione della mente, queste energie integrate partono dal chakra dell’ombelico fino al chakra della radice dove stimolano la kundalini.
Il respiro, la disciplina e la forza di volontà provocheranno il risveglio della kundalini, ricaricando i centri alti della coscienza.

In questo modo, le più basse forme di energia si potranno trasformare nelle forme di energie più alte.
La prima legge della termodinamica dice che l’energia non si crea ne si distrugge, ma si trasforma.
L’energia può quindi essere trasformata, sublimata, risvegliata. Per fare scorrere la nuova energia, i canali devono essere puliti; devono essere quindi eliminati i blocchi, le impurità della mente e del sistema nervoso.

Per compiere questa missione gli strumenti che utilizziamo sono il respiro ed il mantra in relazione alle numerose chiusure idrauliche [bandha] e le posizioni del corpo [asana].
Il Kundalini yoga insegna che per rialzare l’energia attraverso sushumna, gli studenti devono applicare correttamente le chiusure idrauliche (bhandas), che implicano una consapevole azione sulla pressione.
Per rialzare la Kundalini è necessaria sia questa pressione che l’arrivo delle energie prana-apana nei chakra inferiori.
La pressione nel chakra della radice invierà ida (apana) nel chakra dell’ombelico.
L’applicazione della chiusura idraulica nel diaframma la farà salire fino al chakra della gola.
Dalla gola la chiusura del collo completerà il viaggio facendole raggiungere il cervello.
L’obiettivo resta quello di stimolare la ghiandola pineale, la sede dell’anima, il 10° cancello o chakra della corona , nel punto più alto della testa. Questo punto deve essere libero.
In circostanze normali, il 10° cancello è sigillato. Quando però il calore della kundalini sale verso l’alto, la ghiandola pineale inizia a trasmettere un raggio di radiazioni verso la ghiandola pituitaria.
Di suo la pituitaria proietta impulsi e qualocosa tipo “visione cosmica di colori”.

Quando entrambe questa ghiandole sono stimolate si uniscono in un matrimonio mistico, nel terzo ventricolo, sua maestà il terzo occhio, ed il cancello della corona si apre.

Data di pubblicazione: 22 April 2022

Umanologia Kundalini Yoga

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